sabato 7 gennaio 2012

glielo dico

Stava studiando in una biblioteca, in centro. Se il suo libro avesse avuto gli occhi avrebbe visto una faccia corrugata, uno sguardo dietro gli occhiali che cercava in tutti i modi di penetrare ogni singola lettera. Avrà letto quella frase dieci volte e ancora il senso non era riuscito a distendere occhi e fronte. Si arrese, per il momento, depose gli occhiali e si mise le mani sul viso. Guardò il cellulare, per vedere quanto tempo aveva speso su quelle poche righe, erano le 10:30. Si girò, per non rivedere subito quel nemico sibillino, e la vista era ancora annebbiata, per la pressione delle mani sugli occhi. Non fu sicuro di vedere proprio lei. Poi lei lo salutò, stando attenta a non far cadere i libri che teneva in mano.