venerdì 23 settembre 2011

Eternamenti

Ieri ho visto una fotografia, scattata un paio di mesi fa. Anzi mi sa due mesi precisi. Nella foto ci sono io, seduto, il corpo è di profilo e il viso guarda nella direzione in cui punta l'obiettivo della macchina fotografica: verso la cartina appesa al muro alla mia sinistra. Sopra il tavolo, davanti a me, c'è il computer, due o tre guide della Croazia, un pacchetto di tabacco, uno di cartine e uno di filtri.
Dicevo: ho visto questa foto ieri al pc, seduto alla scrivania della mia camera. La vacanza che stavo progettando col mio amico è stata consumata, siamo stati nelle città che avevamo segnato con la matita sulla cartina, ora siamo tornati a casa.
Ieri sulla scrivania, oltre al pc, c'era un pacchetto di tabacco, uno di cartine e uno di filtri. Gli stessi, ma altri.
E questo mi ha messo un po' di ansia.

2 commenti:

  1. No ansia, perchè? Piuttosto, un augurio che tante cartine passino per quel tavolo, a fare compagnia a pc, filtri-cartine-tabacco e alla tua voglia di partire. ;-)

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  2. mi ha fatto impressione vedere sulla mia scrivania gli stessi oggetti (anche se diversi, perché nuovi) che avevo su un altro tavolo mentre progettavo la vacanza. Il motivo dell'ansia non l'ho spiegato: gli oggetti rimangono (gli stessi per giunta benché nuovi) e delle esperienze (il viaggio) non c'è traccia; oppure la ripetitività (ammazza quant'è ripetitiva 'sta parola) di alcuni gesti- ormai "dipendenze" per altro- contro esperienze finite e non ripetibili (e la loro effettiva 'importanza': viaggiare contro fumare); oppure semplicemente che continuo a spendere soldi per stare peggio, il tempo passa, e me ne rendo veramente conto (mi impressiono) solo vedendo una fotografia di due mesi fa. L'ugurio che ci siano sempre cartine farmi compagnia me lo prendo con piacere (quelle geografiche, s'intende :D).

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